Supporto Petizione EU-INC:l’Europa ha bisogno di un 28° Regime pragmatico

Chi vuole fare innovazione in Europa oggi si trova davanti a un percorso a ostacoli: 27 ordinamenti diversi, regole non armonizzate, burocrazia complessa e costi elevati. Aprire una startup a Milano, attrarre capitali a Parigi, assumere talenti a Barcellona o scalare a Berlino dovrebbe essere semplice e naturale. Invece è un labirinto giuridico che rallenta la crescita e spinge troppi imprenditori a guardare oltreoceano – verso Delaware o Londra – per incorporare le proprie aziende.

Il costo della frammentazione​

Questa frammentazione normativa ha un impatto diretto sulla competitività europea. Nonostante le startup europee siano numerose, l’Europa fatica a farle crescere e a trattenerle. I dati sono chiari:
  • Nel 2023 il capitale di rischio pre-IPO (pre-quotazione in borsa) in Europa era pari appena allo 0,5% del PIL, contro il 4,5% negli Stati Uniti.
  • Gli investimenti VC nella fase di scale-up rappresentano solo lo 0,03% del PIL in EU, contro lo 0,19%degli Stati Uniti.
  • Quasi il 30% delle startup europee deve dedicare almeno il 10% del personale esclusivamente a compiti di compliance, sottraendo tempo e risorse all’innovazione.
  • Attualmente, l’Europa ospita solo 263 unicorni, pari al 13% del totale globale.

Un’occasione storica

La consultazione avviata dalla Commissione Europea sul “28th regime – EU corporate legal framework”, con una proposta attesa per il 2026, rappresenta un’occasione concreta e unica per far sentire la voce dei founders. La consultazione chiude il 30 settembre. Dopo anni di misure frammentarie e fondi distribuiti a pioggia, è il momento di compiere un primo passo decisivo verso l’Unione dei Mercati dei Capitali europei. Il nuovo regime dovrà essere pragmatico, digitale, uniforme e pensato per chi crea impresa: startup, investitori e scale-up.

Le nostre priorità: un regime “founder-first”

Come “partito-startup” che ha tra i suoi pilastri il tema dell’innovazione, abbiamo deciso di sostenere la petizione EU–INC, iniziativa lanciata da imprenditori e investitori privati per creare una nuova forma societaria unica a livello europeo, semplice, digitale e competitiva. La petizione ha raccolto oltre 16.000 firme, con il sostegno di più di 600 venture capital e 900 startup, indicando quattro priorità fondamentali per rendere il 28° regime uno strumento davvero competitivo:
  1. Una forma societaria unica europea, valida in tutti i Paesi membri, con regole uniformi su governance, capitale sociale e gestione.
  2. Un registro e un portale digitale UE, per costituire e gestire un’impresa online in massimo 48 ore
  3. Uno strumento standardizzato per gli investimenti early stage (EU-FAST), sul modello dei SAFE americani, per facilitare i round iniziali.
  4. Un quadro ESOP europeo (EU-ESOP), che renda le stock option uno strumento semplice e competitivo per attrarre e trattenere talenti oltre confine.

Conclusione

Se vogliamo che l’Europa torni a essere protagonista dell’innovazione globale, dobbiamo lasciarci alle spalle slogan astratti e populisti, ma supportare le iniziative pragmatiche che possono contribuire a rimuovere, passo dopo passo, i tasselli burocratici e normativi per fare innovazione in UE. La proposta del 28° Regime è una di queste, ma NON deve trasformarsi nella promozione dell’etichetta “made in Europe”, bensì nella creazione delle condizioni giuridiche e societarie necessarie che consentano alle startup di innovare e scalare a livello internazionale. Per questo motivo sosteniamo la petizione EU-INC.

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