Immigrazione

In Italia il declino demografico mette a rischio la sostenibilità economica; gli immigrati compensano questo calo, fornendo il 10% della forza lavoro, ma le politiche migratorie sono disfunzionali.

Il Decreto Flussi ha quote insufficienti e la chiusura dei canali legali spinge anche i migranti qualificati verso percorsi irregolari; la burocrazia per i permessi di soggiorno crea una “semi-regolarità” che alimenta il lavoro nero, mentre le procedure per il riconoscimento dei titoli sono lente, sprecando capitale umano; le seconde generazioni scontano svantaggi scolastici e un accesso limitato alla cittadinanza, mentre le minoranze religiose restano prive di tutele adeguate.

Proponiamo di riformare la governance migratoria:

  • Istituendo canali di ingresso legali basati sui reali fabbisogni del mercato, con selezione e formazione nei Paesi d’origine;

  • Introducendo percorsi rapidi di regolarizzazione per lavoro per chi è già sul territorio ed efficientare il riconoscimento dei titoli;

  • Facendo sì che scuola e la cittadinanza, attraverso lo ius scholae, diventino veri strumenti di integrazione;

  • Garantendo la libertà religiosa, superando la legge sui “culti ammessi” e stipulando le intese mancanti.

L’obiettivo è governare l’immigrazione in modo strategico per favorire la crescita del Paese e l’inclusione sociale.